La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
La costituzione italiana
L’articolo 15 della costituzione Italiana stabilisce che la nostra corrispondenza e ogni altra forma di comunicazione devono essere libere e non possono essere intercettate, impedite o controllate, salvo i casi previsti dalla legge.
Purtroppo, la violazione dei dati personali è sempre più frequente e “remunerativa” per i venditori illegali che si muovono nel dark web, dati personali utilizzati anche per pratiche di cyberbullismo.
Come riporta un articolo dell’ ANSA pubblicato qualche giorno fa (…) Il tariffario prevede 40 centesimi per l’acquisto dei dati identificativi come nome, codice fiscale e data di nascita, e 50 centesimi per la carta d’identità, che però salgono fino a 50 euro per un selfie con documento in mano.(…)
Invito quindi a leggere e a tenere bene a mente quanto riportato, soprattutto quando pensiamo di pubblicare un innocente selfie, a ciò che scriviamo in una chat, a dei codici personali inviati via messaggio, alla nostra condivisione delle informazioni personali e ai consensi dati con estrema velocità quando cerchiamo informazioni o acquistiamo prodotti senza leggere le informative prima di procedere.
Novità degli ultimi mesi sono i dati delle cartelle cliniche, che vanno da 84 centesimi a 25 euro.
Oltre al furto dei dati personali per estorsioni di denaro, dobbiamo tenere presente anche il doxing, una pratica nuova di cyberbullismo che può trasformarsi in qualcosa di veramente pericoloso:
ANSA Dati personali in vendita a meno di 50 centesimi su dark web